E’ il diario, scritto nel primo ‘ 900, di Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca,un bimbo di otto anni, dove sono annotati diligentemente gli avvenimenti della sua vita e della vita della sua famiglia. Giannino, poiché è stato educato a non mentire mai, dice sempre la verità, anche quella che non dovrebbe o potrebbe dire, o che le sorelle e i loro fidanzati, poi mariti, non vorrebbero si sapesse. E, certo, combina un sacco di guai per merito dei quali viene chiuso in collegio dove non solo non si educa, ma diviene l'anima di una ribellione contro la falsa e tirannica disciplina che vi è imposta da una ridicola ma prepotente coppia di proprietari-direttori.