Il gabbiano Jonathan Livingston (nome ispirato, non a caso, a quello dell’omonimo pilota acrobatico americano, John H. Livingston), insofferente al rigido conformismo dello stormo, abbandona la massa dei comuni gabbiani, non senza difficoltà e timori di essere visto come “il diverso”. Se per gli altri gabbiani, infatti, volare non è che un mero e goffo strumento utilitaristico per procurarsi il cibo, per Jonathan il volo è tanto, tanto altro… un atto di perizia ed intelligenza, fonte di perfezione e di gioia, a cui dedicarsi con passione, sacrificio e costante esercizio, anche a costo di andare contro il “comune sentire” della massa.